Profilassi del tromboembolismo venoso in Medicina Generale

Profilassi del tromboembolismo venoso in Medicina Generale

Questo vademecum pratico offre ai medici di medicina generale linee guida per l’identificazione e la gestione dei pazienti a rischio di tromboembolismo venoso (TEV). Include strumenti di valutazione del rischio, come lo score di Padova e altri modelli specifici per le cure primarie, e fornisce indicazioni sulla profilassi primaria e secondaria, sia farmacologica che meccanica. Particolare attenzione è dedicata alla gestione dei pazienti con COVID-19 e alle strategie per stimare il rischio emorragico. L’obiettivo è supportare i medici nella prevenzione e nel trattamento efficaci del TEV, migliorando l’appropriatezza delle terapie antitrombotiche

Il tromboembolismo venoso (TEV) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità nei pazienti ospedalizzati e ambulatoriali. La prevenzione e il trattamento precoce sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze gravi, come l'embolia polmonare. Il vademecum pratico per la medicina generale fornisce strumenti essenziali per l'identificazione e la gestione dei pazienti a rischio di TEV. Tra i metodi di valutazione più utilizzati vi è lo score di Padova, che permette di stimare il rischio trombotico e di adottare le strategie di profilassi più appropriate. La profilassi del TEV può essere suddivisa in due categorie principali: farmacologica e meccanica. La prima include l’uso di anticoagulanti, come eparina a basso peso molecolare e nuovi anticoagulanti orali (NAO), mentre la seconda comprende dispositivi come calze a compressione graduata e sistemi di compressione pneumatica intermittente. Un aspetto di particolare rilevanza è la gestione del TEV nei pazienti con COVID-19, i quali presentano un rischio aumentato di eventi trombotici. In questi casi, è necessario un attento bilanciamento tra rischio trombotico ed emorragico per determinare la terapia ottimale. L’obiettivo di una corretta profilassi del TEV è migliorare l’appropriatezza terapeutica e ridurre le complicanze, garantendo una migliore qualità di vita ai pazienti. I medici di medicina generale svolgono un ruolo cruciale nel riconoscere i fattori di rischio e nell’adottare le misure preventive più adeguate per ciascun paziente.

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